Come si può non litigare davanti ai figli.

non litigare davanti ai bambini

Ormai molti educatori, sociologi, pedagogisti e psicologi hanno unito le loro conoscenze per evidenziare quanto sia dannoso per i bambini che mamma e papà litighino davanti a loro.

Cosa c’è di vero in questi studi e come possono aiutare nella vita di tutti i giorni?

Di sicuro, per un figlio assistere ad una guerra genitoriale rappresenta una situazione stressante, che può portare angoscia e paura; inoltre, nel bambino possono subentrare pensieri negativi in merito ad un potenziale abbandono famigliare da parte di uno dei due genitori e, per reazione, il piccolo imparerà a “essere grande” prendendosi cura degli adulti e cercando di fare da paciere.

Tuttavia, lasciando da parte i casi più estremi di maltrattamento famigliare a livello verbale e fisico, nelle altre circostanze, le emozioni negative avvertite dai più piccoli davanti ad un “normale” litigio, non sono sempre dannose.

Crescere, significa anche scontrarsi con la realtà delle relazioni umane ed è cosa comune, nella vita di tutti i giorni, arrivare a confrontarsi con l’altro, se in disaccordo. L’ambiente famigliare deve fornire un contesto protetto e adeguato per sperimentare cosa significa la rabbia; cosa potrebbe accadere scontrandosi per differenza di vedute; in che modo sia possibile riappacificarsi.

Il compito di un “buon genitore” non è quello di non litigare mai davanti ai figli e non corrisponde all’idea di non manifestare rabbia con il proprio partner in presenza dei più piccoli. Ciò che contraddistingue una mamma ed un papà che vogliono crescere serenamente il proprio figlio, sono le modalità di discussione.
Anche arrabbiarsi e litigare, sono attività che possono fornire degli esempi per la crescita del bambino; se non imparerà a casa come manifestare la rabbia correttamente, prenderà a modello atteggiamenti esterni (Tv, compagni di classe, altri adulti significativi..) per comprendere come vivere le emozioni negative in una relazione.

Quello che possiamo fare come adulti per educare nostro figlio a gestire i conflitti è:
– naturalizzare la rabbia come un qualsiasi altro sentimento, aiutandolo a capire come mantenere la calma, senza esagerare con i toni;
– non colpevolizzare solo la mamma o unicamente il papà sulle cause del litigio, screditando il partner e cercando di rendere il piccolo di parte;
– insegnare il rispetto per il prossimo e l’accettazione delle opinioni altrui;
– prepararlo a chiedere scusa, a dare il perdono e a riappacificarsi senza portare rancori prolungati.

In conclusione, evitare di litigare davanti ai figli non è sempre possibile. La vita di tutti i giorni ci porta ad essere costantemente in contatto con i nostri bambini e per questo, talvolta, può capitare di scontrarsi… Per fortuna!
Infatti, ciò che fa la differenza tra un ambiente sano, da uno dannoso, non è la rabbia nata da un piccolo bisticcio, ma è unicamente la qualità della relazione di coppia. Prima di arrivare ad essere genitori, è fondamentale mantenere una buona complicità di coppia, che fungerà da esempio per il piccolo nei momenti positivi e in quelli negativi, che sono altrettanto inevitabili.

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