Cosa significa idealizzare? E soprattutto a te capita spesso? Alcuni dei segnali che ti possono far capire se stai idealizzando potrebbero essere:
ignori i difetti di questa persona,
ti senti intimidito da lei,
la ricerchi in modo ossessivo,
trascuri spesso i tuoi bisogni,
hai aspettative irragionevoli su ciò che potrebbe accadere fra voi,
ignori o limiti i tuoi sentimenti.
La prossima domanda riguarda i motivi…
Perché idealizziamo gli altri?
Hai paura: se siamo spaventati dal mostrare la nostra vulnerabilità emotiva, idealizzare qualcuno ci permette di mantenere una certa distanza emotiva e ci evita un reale avvicinamento con una persona. Vivi di fantasia: l’idealizzazione ci permette sfuggire dagli aspetti più noiosi della vita quotidiana, godendo di una realtà più eccitante. E’ anche un modo per focalizzarci su qualcun altro eludendo per un po’ le nostre insicurezze e le frustrazioni che sentiamo. Ti sminuisci: idealizzare l’altro potrebbe essere un riflesso di una scarsa autostima. Non riconoscendo le nostre potenzialità scivoliamo nel mettere l’altro su di un piedistallo, come se fosse una persona più speciale di noi su tutti i fronti. La fase romantica: all’inizio di una relazione o di una frequentazione è comune a tutti idealizzare l’altro. Se questa condizione perdura potremmo ritrovarci a costruire una relazione tossica o comunque non bilanciata. Il ruolo dei Social: siamo quotidianamente esposti ad immagini e storie che ci mostrano persone apparentemente perfette, soddisfatte e con pochi limiti o fragilità. I social possono incoraggiarci a confrontarci con gli altri e a sminuire i nostri successi o le nostre potenzialità… fanne buon uso!
RICORDA:
Al fine di smettere di cedere ai paragoni e all’idealizzazione dovresti: fare un percorso per conoscerti profondamente; scoprire quello che realmente desideri; focalizzarti sui tuoi progetti; inseguire i tuoi sogni e allontanarti da ruoli e aspettative che gli altri voglio importi.
La salute mentale è una parte fondamentale del nostro benessere generale. Proprio come ci prendiamo cura del nostro corpo, è importante prenderci cura anche della nostra mente. Se stiamo attraversando un periodo difficile o se semplicemente vogliamo migliorare la nostra qualità della vita, andare dallo psicologo può essere un’ottima scelta.
Ecco alcuni motivi per cui potresti voler andare dallo psicologo:
Se stai vivendo un disagio emotivo. Questo può includere emozioni come ansia, depressione, rabbia o stress. Lo psicologo può aiutarti a capire le cause del tuo disagio e a sviluppare strategie per affrontarlo.
Se stai attraversando un momento di cambiamento. Questo può includere la fine di una relazione, la perdita di un lavoro o un lutto. Lo psicologo può aiutarti ad affrontare questi cambiamenti e a trovare un nuovo equilibrio nella tua vita.
Se vuoi migliorare la tua autostima. Una bassa autostima può portare a problemi di relazione, lavorativi e di salute. Lo psicologo può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e a valorizzare le tue capacità.
Se vuoi migliorare le tue relazioni. Le relazioni interpersonali sono fondamentali per la nostra felicità. Lo psicologo può aiutarti a migliorare la comunicazione, a risolvere i conflitti e a creare relazioni più soddisfacenti.
Se vuoi migliorare le tue prestazioni lavorative. Lo stress e l’ansia possono influire negativamente sulla nostra produttività e sul nostro benessere generale. Lo psicologo può aiutarti a gestire lo stress, a migliorare la tua concentrazione e a raggiungere i tuoi obiettivi lavorativi.
Andare dallo psicologo non è un segno di debolezza. Al contrario, è un segno di forza e di consapevolezza. Se stai pensando di chiedere aiuto a uno psicologo, non esitare a farlo.
Ecco alcuni consigli per scegliere lo psicologo giusto:
Raccogli informazioni. Chiedi a familiari, amici o colleghi delle loro esperienze con gli psicologi. Puoi anche consultare online i profili dei professionisti della tua zona.
Considera le tue esigenze. Pensa a cosa ti aspetti dalla terapia. Vuoi lavorare su un problema specifico? Vuoi migliorare la tua autostima? Vuoi imparare a gestire lo stress?
Fai un colloquio. Quando hai trovato alcuni candidati, fissa un appuntamento per un colloquio. Questo ti permetterà di conoscere meglio lo psicologo e di capire se è la persona giusta per te.
È importante ricordare che lo psicologo è un professionista qualificato che può offrire un aiuto concreto a chi sta attraversando un momento difficile. Non è necessario aspettare che il disagio si aggravi per chiedere aiuto.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2024-04-15 15:49:332024-04-15 15:49:34Perché andare dallo psicologo?
Trovare il lavoro giusto è un obiettivo importante per molte persone. Un lavoro che ci piace, che ci dà soddisfazione e che ci permette di esprimere al meglio le nostre potenzialità può avere un impatto positivo su tutti gli aspetti della nostra vita, dal benessere personale alla realizzazione professionale.
Ma come fare per trovare il lavoro giusto? Non esiste una risposta univoca, perché la scelta del lavoro è una decisione personale che dipende da fattori diversi, come le nostre passioni, le nostre competenze, le nostre aspirazioni e le opportunità offerte dal mercato del lavoro.
Tuttavia, ci sono alcuni consigli che possono aiutarci a orientarci nella scelta del lavoro giusto.
**1. ** Conosciti bene
Il primo passo è conoscere bene se stessi, le proprie passioni, i propri interessi e le proprie competenze. Che cosa ti piace fare? In cosa sei bravo? Quali sono i tuoi valori?
Per rispondere a queste domande, puoi provare a fare un bilancio delle tue esperienze, sia personali che professionali. Puoi anche riflettere sui tuoi hobby e sulle tue attività preferite nel tempo libero.
**2. ** Ricerca le opportunità
Una volta che hai un’idea di cosa ti piacerebbe fare, è il momento di iniziare a ricercare le opportunità disponibili. Puoi consultare siti di annunci di lavoro, parlare con amici e familiari che lavorano in settori che ti interessano o partecipare a eventi di networking.
È importante tenere in considerazione anche le tue competenze e la tua formazione. Se hai una laurea in un determinato settore, è probabile che tu sia più adatto a lavori in quel campo.
**3. ** Fai esperienza
Un modo per conoscere meglio il mondo del lavoro e capire cosa fa al caso tuo è fare esperienza. Puoi cercare un tirocinio, un’esperienza lavorativa part-time o un volontariato.
Questa esperienza ti permetterà di mettere alla prova le tue competenze, conoscere persone nuove e capire se il lavoro che stai considerando è quello che fa per te.
**4. ** Non aver paura di cambiare
Non è detto che il primo lavoro che troverai sarà quello giusto. È normale cambiare idea o scoprire che un lavoro non è quello che ti aspettavi.
Se ti rendi conto che il lavoro che hai non ti soddisfa, non aver paura di cambiare. Ci sono molte opportunità disponibili e non è mai troppo tardi per trovare il lavoro giusto.
**5. ** Sii flessibile
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e le competenze richieste cambiano nel tempo. Per essere competitivi sul mercato del lavoro, è importante essere flessibili e disposti a imparare nuove cose.
Non aver paura di cambiare settore o di intraprendere nuove sfide. La flessibilità ti permetterà di adattarti alle nuove esigenze del mercato e di trovare il lavoro giusto per te.
In conclusione, trovare il lavoro giusto è un processo che richiede tempo e riflessione. È importante conoscere bene se stessi, ricercare le opportunità disponibili, fare esperienza e essere flessibili. Seguendo questi consigli e quelli di un professionista psicologo che si occupa di orientamento lavorativo, aumenterai le tue possibilità di trovare il lavoro che ti porterà soddisfazione e successo.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2024-01-16 10:26:552024-01-16 10:26:56Trovare il lavoro giusto: come fare
Partiamo da una domanda quand’è che facciamo allontanare gli altri?
Nonostante l’uomo sia per definizione un “Animale sociale” ed è in grado di migliorare le proprie abilità sociali per poter interagire in maniera efficace con gli altri, creando legami solidi; esistono, molti comportamenti che hanno l’effetto opposto e che rischiano di allontanare le persone da noi.
Spesso non siamo totalmente consapevoli di quali sono questi atteggiamenti.
Ecco un elenco dei principali comportamenti che allontanano l’altro.
Non saper accettare una critica: in qualsiasi tipo di relazione è fondamentale saper accettare una critica costruttiva o un suggerimento. Se reagiamo chiudendoci o in modo aggressivo ogni volta che ci viene fatta un’osservazione potremmo perdere chi veramente ci tiene a noi; infatti, chi vuole confrontarsi in modo schietto e sincero solitamente significa che è interessato al rapporto che abbiamo instaurato. Al contrario, dobbiamo allontanarci da chi ci giudica con l’obiettivo di farci stare male senza desiderio di dialogo e ragionamento.
L’Egocentrismo non aiuta: ogni rapporto sano si dovrebbe basare sulla reciprocità, per tale motivo è necessario non far prevalere sempre il nostro ego cercando di essere al centro dell’attenzione. Non sentirsi valorizzati, capiti o ascoltati porta gli altri ad allontanarsi da noi. Chiediti spesso se ti stai comportando come vorresti a tua volta che l’altro agisse con te e correggi i tuoi modi di dire e di fare per ricercare un equilibrio di spazi dedicati a te e all’altro. Non importa se l’altro accetta il tuo egocentrismo, prima o poi si stancherà.
Vittimismo OFF: le relazioni servono per darci supporto nei momenti più difficili della vita e ognuno riconosce l’importanza sostenere e farsi sostenere; tuttavia, a lungo termine, le persone faticano a stare accanto ad un partner che è pessimista in modo costante.Sforzarsi di superare i pensieri negativi che ci fanno sentire vittime della sorte, oltre a far bene alla coppia, aiuta il senso di appagamento e il nostro benessere generale.
La gelosia: sicuramente è difficile convivere con l’idea che l’altro potrebbe andarsene in ogni momento o scegliere qualcuno di diverso da noi; tuttavia, questa libertà di scelta è ciò che ci fa restare uniti in maniera consapevole e con un reale desiderio. Essere possessivi e gelosi allontana l’altro perché provoca avversione nei confronti delle limitazioni imposte. Lavorare sulle nostre insicurezze ci permettere di costruire relazioni durature.
RICORDA:
In una relazione è fondamentale sapere che alcuni nostri comportamenti (più o meno consapevoli) ci allontanano dall’altro anche se le nostre intenzioni sono diverse. Se volete costruire un rapporto di fiducia e di condivisione ognuno dovrebbe lavorare per migliorare i propri atteggiamenti e le proprie insicurezze, singolarmente o in coppia.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2023-12-19 09:07:332023-12-19 09:07:35Come imparare a stare bene con gli altri.
Accade molto spesso che le persone siano attratte da persone inquadrabili come “tossiche” poiché risultano essere dannose per l’equilibrio e benessere emotivo.
Vediamo 4 motivi del perché ci ritroviamo spesso accanto a persone tossiche:
Ricerchiamo Affetto: i motivi che ci spingono ad interessarci a persone dannose per noi sono complessi. Uno di questi può essere la ricerca spasmodica d’affetto da parte di coloro che si manifestano come poco affettivi. Un paradosso? Esattamente. Inconsapevolmente spesso si ricerca affetto da chi non riesce a darlo per poter “guarire insieme” le ferite emotive del passato; tuttavia questa è una pura idealizzazione ed illusione che ci porta a restare delusi e sofferenti.
Replica di dinamiche famigliari: ossia, il richiamo alle dinamiche già note e conosciute della propria famiglia di origine. Infatti, spesso il nostro ambiente famigliare d’origine può plasmare le nostre aspettative in merito alle relazioni “che ci spettano”. Se cresciuti in un ambiente confuso e non funzionale potremmo ricercare inconsciamente le stesse dinamiche; questo non è necessariamente per ricercare sofferenza, ma per ritrovare una dinamica famigliare riconosciuta e abituale.
Bassa Autostima: individui con bassa autostima tendono a sentirsi meno degni di amore ed affetto, per questo potrebbero stringere più facilmente legami con persone che confermino tale visione negativa di sé. Se abbiamo a che fare con un partner tossico, egli potrà sfruttare tale fragilità a suo vantaggio usando la manipolazione e incentivando un rapporto di dipendenza affettiva e di controllo.
Paura dell’abbandono: la paura dell’abbandono e la conseguente necessità di evitare la solitudine possono fortemente incentivare relazioni di dipendenza affettiva. Spesso, pur riconoscendo che il partner a cui ci siamo legati non è adatto alle nostre esigenze, decidiamo di restare in un rapporto dannoso poiché la prospettiva della solitudine ci sembra ancora più spaventosa e non tollerabile.
RICORDA:
Sviluppare una buona consapevolezza in merito a chi siamo, quali sono le nostre “eredità famigliari e che tipo di dinamiche ci attraggono è fondamentale per comprendere cosa possiamo realmente ottenere; così come lavorare sull’autostima gioca un ruolo fondamentale per coltivare relazioni sane e costruttive.
Se hai dei dubbi, poi, la mossa più veloce ed efficace è rivolgerti ad uno Psicologo che saprà insegnarti ad analizzare le situazioni ed i pensieri.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2023-09-13 17:07:082023-09-13 17:07:09Perché incontro sempre Persone Tossiche?
Quest’anno la Scuola ha lasciato i genitori, quasi completamente in balia di se stessi e del proprio buon senso.
Computer alla mano, Mamme e Papà si sono ritrovati ad insegnare ai figli argomenti nuovi per ogni materia, a spiegare l’utilizzo dei mezzi di supporto (pc, telefoni, tablet), a sperare in una copisteria o in un negozio di cartucce aperto, a rincorrere i bambini per fare in modo che non ritardassero nel consegnare i compiti.
Un lavoro a tempo pieno che, invece, doveva essere gestito insieme a tanti altri doveri e questo ha portato a lasciar perdere qualcosa. Qualche schedina non fatta, qualche testo non letto, qualche argomento visto un po’ frettolosamente.
Cari genitori, se ancora vi sentite in colpa, io vi dico che avete fatto un Buon Lavoro. Il sistema scolastico non era preparato, i nostri figli non erano pronti a rinunciare alla relazione educativa, mamma e papà non potevano prendere in carico ogni cosa: smart working, faccende domestiche, stress da isolamento, paura per il momento difficile, attività di svago in casa…
Adesso arriva l’estate, per adulti e bambini è tempo di prendere una pausa da tutto questo. Il Covid-19 ancora un po’ spaventa, ma in questi mesi sono già stati troppi i danni.
I GENITORI: hanno bisogno di recuperare le forze e le risorse, ristabilendo l’importanza di prendersi cura di se stessi fra le priorità. Mamme e papà devono poter concedersi qualche attimo di relax o di divertimento, anche individualmente ed in autonomia. La Coppia deve riconnettersi oppure, se già ha trovato una nuova dimensione, deve cercare di mantenere la serenità conquistata. L’importante è non perdere la pazienza e non ripartire con l’affanno, ma dobbiamo imparare a darci il giusto tempo perché ogni cosa riprenda.
I BAMBINI:hanno bisogno di rapporti, specialmente con i coetanei. E’ evidente la necessità di sperimentarsi insieme agli altri, in nuove e vecchie amicizie che danno modo di crescere, imparare, svagarsi, confrontarsi. I bambini di qualsiasi età, dopo mesi in famiglia, richiedono l’attenzione di tutti, cercano sguardi di persone conosciute o sconosciute per poter leggerci dentro i pensieri e le emozioni. Mai come ora, i più piccoli sono una responsabilità di tutti.
Quest’estate dovrà racchiudere mesi in cui il gioco si alternerà con i “rassicuranti” libri di compiti per le vacanze. Non più Pc e stampanti, ma pagine che permetteranno ai vostri figli di ripassare i concetti prima dell’inizio del nuovo anno. A settembre le maestre faranno un ripasso veloce, ma non avranno il tempo per poter rispiegare tutto ciò che non è stato compreso in questi mesi. Date modo ai vostri figli di avere un programma calibrato e che gli consenta di apprendere i concetti in modo chiaro e veloce per poter ricominciare l’anno scolastico al meglio e senza l’ansia di restare indietro.
Molti sono i servizi per i bambini che quest’estate consentono di riprendere lo svago e il gioco. Lo Studio Psicologia Pillon ha ideato un luogo dove, a piccoli gruppi di max. 6 bambini, ci potrà essere un supporto nei compiti e nella spiegazione dei temi affrontati.
– Partenza Lunedì 15 Giugno 2020
– Scuole Elementari e Medie
– Personale selezionato e qualificato
– Una lezione a settimana di 4 ore fino alla fine dell’estate
– Affiancamento nei compiti
– Apprendimento del metodo di Studio e Memorizzazione
– Ripasso generale prima del rientro a Scuola
– Programmi personalizzati
Per ulteriori informazioni sui Costi e gli Orari è possibile contattare la Dott.ssa Martina Pillon al 3462223943 (telefono o WhatsApp).
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2020-06-05 13:52:252023-10-17 09:10:27BAMBINI ED ESTATE: soluzioni ai Compiti per le vacanze
Nell’attesa di tempi migliori per un’inaugurazione degna di nota della nuova Sede dello Studio Psicologia Pillon, riassumo in questo articolo la Filosofia e i Servizi offerti.
Perché andare dallo Psicologo? Decidere di mettere il piede dentro uno Studio di Psicologia non è sempre una scelta facile e di sicuro è accompagnata da paure e insicurezze, ma una volta raggiunti gli obiettivi prefissati e dopo aver trovato un senso di serenità personale e di coppia, ci si potrà rendere conto di quanto ne valeva la pena.
Lo Studio Psicologia Pillon è nato come forma di supporto per tutte quelle persone che sono stanche di farsi condizionare da ansia, paure, pensieri opprimenti, stress persistente, abitudini sbagliate, problemi di coppia ormai cronici, sintomi fisici correlati ad uno squilibrio dello stato emotivo. La Filosofia che guida l’operato della Dott.ssa Pillon, e dei professionisti che collaborano con lei, ha 3 Parole Chiave alla base: Sostenere, Riequilibrare, Valorizzare.
Ogni persona che inizia un Percorso può contare sulla possibilità di ricevere un Sostegno immediato e mirato, comprensivo di tecniche e strategie da adottare nella vita di tutti i giorni per contrastare i momenti difficili; inoltre, con i giusti interventi è possibile ristabilire un nuovo Equilibrioin grado di migliorare la qualità delle relazioni, delle azioni e delle reazioni; infine, il passaggio successivo riguarda la Valorizzazione di se stessi e l’imparare a dare il giusto peso alla propria forza ed autostima per contrastare le insicurezze, le paure e le ansie.
Quali sono i Servizi che posso trovare?
CONSULENZE INDIVIDUALI: ansia, panico, paura, depressione, sintomi fisici che non hanno motivazione biologica, ma anche lutti, separazioni, conflitti, rotture, ecc… Ogni persona che si ritrova a dover affrontare un momento particolarmente difficile può avere il giusto supporto per uscire dalle difficoltà con maggiore consapevolezza ed evitando delle ricadute.
CONSULENZE DI COPPIA: se ci si ritrova a cadere sempre nelle stesse discussioni, se il rapporto ormai è caratterizzato da assenza di passione, comunicazione, dolcezza, comprensione e accoglienza, è possibile chiedere il supporto di un intermediario che vi porterà a capirvi in modo più efficace per tornare a sentirvi Uniti; non vi resta che parlare.
SUPPORTO ALL’ADOLESCENTE E AL BAMBINO: in base alle esigenze della famiglia possono essere formulati dei percorsi di accompagnamento allo Sviluppo, all’Educazione o all’Orientamento Scolastico. Inoltre, è possibile sostenere i ragazzi ed i bambini nelle difficoltà riguardanti la scarsa autostima, il bullismo, la paura, le insicurezze, l’ansia, la rabbia, ecc…
Percorso 9 PASSI PER RINASCERE: progettato dalla Dott.ssa Pillon per ristabilire equilibrio e serenità nella relazione Corpo-Mente e mirato alla risoluzione delle difficoltà della vita quotidiana. Attraverso un Percorso di 9 incontri verranno riviste e rielaborate le esperienze del passato e del presente, per ridefinire gli obiettivi futuri.
CONSULENZA PER LA SESSUALITA’: sia che ci siano difficoltà individuali o che emergano criticità nell’intimità di coppia, è possibile approfondire le sensazioni che si stanno vivendo per trovare una soluzione. E’ deleterio pensare che la Sessualità possa essere trascurabile.
ULTIME NOVITA’ (Servizi Aggiuntivi)
ANALISI dello STRESS e sedute per il recupero: attraverso un Test verrà rilevato il livello di Stress e dopo alcune sedute personalizzate si potranno avere dei benefici per un riequilibrio.
Singole SEDUTE di RILASSAMENTO PROGRESSIVO: seguendo meditazioni guidate e l’approccio della MINDFULNESS la Dott.ssa Martina Pillon potrà insegnarvi dei corretti metodi per il rilassamento e la depressurizzazione dall’ansia.
Sessioni per imparare il METEODO DI STUDIO: è possibile prenotare alcune ore di ripetizioni individuali (o per persone dello stesso nucleo famigliare) e di apprendimento di un metodo di studio efficace.
CONSULENZA CON UNA BIOLOGA NUTRIZIONISTA: lo Studio Psicologia Pillon, ospita alcuni professionisti del Benessere, fra cui la Dott.ssa Marta Santin che potrà essere di aiuto nel caso si desideri riportare un corretto equilibrio nutrizionale.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.png00Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2020-05-08 14:53:182023-10-09 14:12:59NEWS: COSA OFFRE LO STUDIO PSICOLOGIA PILLON
In molti si rivolgono alla figura dello Psicologo, più di quanti vi immaginate. Nel mio Studio conto un numero pari di uomini e donne, sfatando il mito che i maschietti non sono pronti ad esternare le proprie paure ed emozioni.
Siamo abituati ad affidarci a moltissimi luoghi comuni quando pensiamo ad uno Studio di Psicologia, ve ne elenco alcuni che sono sicura, anche involontariamente, avete pensato: – andare dallo Psicologo significa essere deboli; – lo Psicologo è per i “matti”; – le Donne che piangono sono isteriche e avrebbero bisogno di uno Psicologo; – gli Psicologi ti fanno il lavaggio del cervello; – se vai da uno Psicologo non risolvi niente e stai peggio di prima.
Queste considerazioni, a volte dette in maniera scherzosa, potrebbero ferire la persona che avete davanti e che non ha mai trovato (e mai troverà) il coraggio di dirvi che dallo Psicologo c’è stata ed ora, dopotutto, si sente meglio. Ma cosa significa andare dallo Psicologo? In questo articolo cercherò di rispondervi, sia come Professionista, che come ex-Paziente; perché essere una Psicologa Competente vuol dire anche imparare prima a risolvere le proprie difficoltà, per accogliere gli altri in modo equilibrato e sereno.
Il PRIMO CONTATTO: Questo è lo Step più difficile da fare. Ammettere di avere bisogno di aiuto e decidere di chiedere supporto ad una persona estranea non è una cosa facile, soprattutto se parliamo di ferite, emozioni, paure, angosce. – Cercate nel Web in modo consapevole. I portali possono aiutare, ma verificate il profilo anche attraverso il Sito web privato o una pagina Social. – Se non ve la sentite di chiamare, inviate una mail o un messaggio per fissare un appuntamento o per poter essere ricontattati. – Lo Psicologo non vi terrà molto al telefono, giusto il tempo di fissare l’appuntamento e spiegarvi alcuni dettagli sul primo incontro. Non siete obbligati a descrivere le vostre difficoltà durante la chiamata.
Proprio per garantire un servizio di Assistenza continuativo lo Studio Psicologia Pillon risponde a mail, telefonate, messaggi WhatsApp e Social ed è la Dott.ssa Martina Pillon che si occupa personalmente di questo.
PRIMO APPUNTAMENTO: Generalmente, lo Psicologo vi chiederà di accomodarvi su di una normalissima poltrona (la classica chaise longue, di solito, si trova negli studio degli psicanalisti) posta difronte e a qualche metro di distanza dalla sua seduta.
Il professionista potrebbe prendere degli appunti mentre parlate, che archivierà sempre in uno spazio posto sottochiave.
Nelle prime sedute si parlerà di cosa vi ha spinto ad andare in Studio; delle aspettative; di come vi sentite; della vostra storia. Inoltre, vi verranno fornite tutte le indicazioni sul modo specifico di lavorare dello Psicologo a cui vi siete rivolti.
Se lo Psicologo lavora secondo le normative, vi farà firmare alcuni Moduli che riguardano il Trattamento dei vostri dati e la sintesi delle Indicazioni su come lavora.
Lo Studio Psicologia Pillon investe molto tempo ed energia per comprendere i bisogni del paziente nelle prime 2/3 sedute, in modo da calibrare un percorso di sostegno adeguato.
IL PERCORSO: In base alla tipologia di professionista a cui vi siete rivolti, vi sarà spiegata la tipologia di approccio e le modalità di conduzione del colloquio. Alcuni terapeuti, anche in base agli studi sostenuti, potrebbero includere nel percorso degli esercizi da fare a casa, delle tecniche di rilassamento, la somministrazione di test diagnostici.
Se una qualsiasi situazione vi rende imbarazzati e/o in difficoltà, dovreste parlarne immediatamente con il vostro Psicologo, in modo che possa ridefinire il percorso adatto a voi.
Non c’è la possibilità di sapere da subito il numero delle Sedute necessarie, gran parte del lavoro dipende dalle risorse che attiverà il Paziente, dalla sua collaborazione e dal rapporto tra Terapeuta e Paziente.
Gli incontri, generalmente, sono settimanali per permettere un lavoro efficace e che garantisca una progressione equilibrata e continuativa.
In particolare, lo Studio Psicologia Pillon si adopera per andare incontro alle esigenze dei pazienti ricevendo anche in Pausa Pranzo e la Sera. Inoltre, utilizza un metodo progressivo per chiudere i percorsi attivati, ossia quando il paziente inizia a sentirsi più forte, le sedute saranno fissate ogni due settimane e, successivamente, una volta al mese.
CURIOSITA’ dei miei Pazienti:
Posso parlare anche di Sesso? Prima o dopo questo è un argomento che viene fuori durante ogni percorso. C’è chi si presenta da subito con una problematica nella sfera sessuale e poi lavoriamo sulle emozioni per superarla; oppure c’è chi ha delle difficoltà nel versante emozionale e poi scopriamo che si ripercuotono anche nelle relazioni sessuali. Insomma, parlare di Sessualità è importantissimo, perché non farlo con una persona esperta e che non vi giudica? Meglio però se è in possesso di Diploma o Master specifico.
Perché con lei mi sono trovato bene, mentre con lo Psicologo precedente non mi sentivo a mio agio? Ogni professionista dotato di Laurea in Psicologia, Diploma di Specializzazione, Master e Corsi è competente ed abile. Tuttavia, lo Strumento principale è lo Psicologo stesso e in quanto essere umano può suscitare delle emozioni positive o negative nel paziente; magari ci ricorda qualcuno che ci stava antipatico oppure interpretiamo male un suo comportamento, il mio consiglio è quello di parlargliene. Certo, giocano un ruolo fondamentale anche l’aggiornamento continuo, il lavoro su se stesso da parte del professionista e la sua bravura.
Posso prenotare per mio marito un appuntamento con lo Psicologo?Sarebbe meglio di NO. Il lavoro psicologico è un aspetto estremamente personale e privato, quindi è il caso che la persona interessata si occupi di tutti i passaggi. Successivamente, la persona adulta a cui avete prenotato la visita potrebbe pensare che continuate a chiamare per informarvi sul suo percorso e si creerebbe un rapporto di sfiducia che danneggerebbe i progressi con lo Psicologo.
Speriamo che questo Articolo sia stato utile, la Dott.ssa Martina Pillon dello Studio Psicologia Pillon di Oderzo (TV) resta a disposizione per rispondere ai dubbi e alle domande che suscita questo tema “Cosa vuol dire Andare dallo Psicologo?”.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2020/04/marco-bianchetti-vzFTmxTl0DQ-unsplash.jpg12801920Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2020-04-17 17:26:432020-04-17 17:26:46Andare dallo Psicologo: tutto quello che avreste voluto sapere
In questo periodo, molti professionisti dell’educazione e formazione si sono mobilitati per poter entrare nelle case delle famiglie attraverso il Web, in modo da fornire un servizio adeguato ed un supporto con i compiti scolastici o con le attività per il tempo libero. Anche la Dott.ssa Pillon continua a fornire Consulenze per l’Individuo, la Coppia e la Famiglia, tramite Skype, Whatsapp o telefono.Tutto per restare in contatto con i pazienti che già avevano iniziato un buon percorso e per chiunque, in un momento di emergenza, abbia necessità di parlare con qualcuno e di avere un sostegno adeguato da uno Psicologo Online.
In questi giorni le nuove domande che ho ricevuto riguardano richieste di supporto per:
– gestione dell’Ansia e dello Stress,
– rimedi contro l’Insonnia persistente,
– modalità di rilassamento relative a stati di Agitazione continua,
– moderazione degli attacchi di Rabbia ingiustificata,
– comprensione della Tristezza e della malinconia,
– risoluzione dei Conflitti di Coppia e famigliari,
– definizione dell’Emotività dei bambini,
– strategie per comunicare i Sentimenti e impiegare il Tempo con i piccoli.
Il trend si manifesta con una volontà da parte degli adulti di accantonare momentaneamente il proprio Benessere, in favore del supporto ai bambini.Per molti genitori risulta difficile mantenere la giusta serenità occupandosi contemporaneamente delle faccende domestiche, dello smart working, del sostegno pratico a parenti anziani e della condivisione di un tempo di gioco adeguato con i bambini. Una problematica comune che mi viene riportata riguarda il fatto che i bambini sembrano ingestibili e di cattivo umore, in particolare richiedono molta attenzione e questo spesso diventa frustrante per i genitori che devono destreggiarsi anche con altre faccende.
In questo articolo vorrei darvi alcuni spunti di riflessione sul vostro modo di vivere il tempo in famiglia e riportare alcuni consigli pratici per programmare diversamente questo periodo, così che non sia soltanto un momento da passare, ma un tempo per costruire qualcosa di nuovo e più bello.
Per prima cosa, durante una Consulenza alla Famiglia, pongo alcune domande, in modo da personalizzare il più possibile l’intervento. Ve ne riporto qualcuna:
“Vostro figlio richiede molte più attenzioni ora oppure anche prima non era molto abituato a giocare e a passare un po’ di tempo in autonomia?”
“Provate a riflettere su quanto siete in Ansia in questi giorni e come lo esprimete?”
“Le vostre giornate da che motivazione sono guidate?”
“Qual è, al momento, la vostra routine quotidiana?”
“Come risolvete i Conflitti e chi coinvolgono?”
Queste domande mi aiutano a comprendere i comportamenti famigliari per dare alcuni suggerimenti in grado di modificare la gestione del tempo, le emozioni negative, la comunicazione errata e gli schemi relazionali rigidi.
Alcuni esempi pratici:
“Non riesco ad occuparmi delle faccende perché mio figlio non resta più di 5 minuti impegnato in un’attività da solo”. Potrebbe essere una soluzione quella di vivere il momento dei lavori domestici assieme. Non è necessario correre con Ansia per poter rimettere in ordine la casa in tempi record, possiamo avere un atteggiamento più disteso e coinvolgere i bambini chiedendo loro di lavare alcuni strofinacci in una bacinella; dandogli un panno per spolverare; domandandogli di aiutarci a stendere la biancheria. Ricordiamoci, comunque, che la noia va vissuta anche dai bambini, poiché insegna a stare da soli e ad essere creativi; non sentiamoci dei cattivi genitori solo perché non dedichiamo 30 minuti di attenzione a nostro figlio.
“Mio figlio di 12 anni non si stacca dai videogames, sembra alienato e apatico.” Avete parlato con lui su come si sente in questo periodo? Potrebbe essere un atteggiamento conseguente al fatto che si annoia, che gli manca la parte sociale delle amicizie e che sia frustrato; se la vostra famiglia segue una routine sarà più facile dare il buon esempio e limitare il tempo dedicato alla tecnologia, in favore di compiti scolastici, giochi da tavolo, lavori manuali e creativi con attrezzi, lettura e faccende domestiche, come la pulizia e la sistemazione della propria camera in diverse giornate.
“Mio marito non mi sta aiutando e, ora che siamo tutti in casa, ci ritroviamo a litigare quasi ogni giorno”. Per prima cosa c’è da chiedersi se il partner/la partner vi aiutava prima di questo periodo oppure se era già latitante per quanto riguarda il contributo per i lavori di casa o l’educazione dei bambini. Inoltre, è importante comprendere quanto noi ci sovraccarichiamo di compiti per non delegare agli altri e quanto invece sono gli altri a non rendersi disponibili; infatti, talvolta capita che ci arrabbiamo con chi abbiamo accanto senza dargli la possibilità di entrare nel nostro modo di pensare e di agire. Potrebbe essere utile imparare a chiedere aiuto e lasciare che ognuno si occupi di un compito, nel modo in cui è in grado di farlo.
Spero che questi consigli possano fungere da spinta per costruire o riparare, in modo che il tempo del COVID-19 possa essere un momento di crescita, comprensione e consapevolezza. Le mie 3 C preferite.
https://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2020/04/photo-of-woman-sitting-with-her-children-3806958-scaled.jpg17072560Martina Pillonhttps://www.studiopillon.eu/wp-content/uploads/2023/10/logo-mp-300x186.pngMartina Pillon2020-04-03 09:25:222020-04-03 09:25:24COVID-19 E BAMBINI IN CASA
Un altro tema ricorrente delle telefonate che sto ricevendo in questi giorni, è quello della Scuola. Molte mamme di bimbi che già sto supportando o i genitori dei loro compagni di classe mi contattano per chiedermi qualche consiglio utile durante queste giornate inaspettate.
Molti di loro non sono abituati ad accompagnare i propri figli nei compiti perché, lavorando fuori casa, generalmente permettono ai figli di farsi supportare dalle insegnanti dei Doposcuola o dalle Babysitter di famiglia.
Si potrebbe pensare che non ci sia niente di complicato nel seguire il materiale scolastico inviato dalle maestre agli alunni, ma in realtà non è affatto così.
Chi solitamente non assiste i bambini durante i compiti, in questi giorni può andare incontro a queste 3 difficoltà fondamentali:
– Non si è preparati alle modalità con cui le maestre lavorano a scuola, come l’impaginazione del quaderno, le modalità di scrittura, le richieste specifiche da parte di ciascun insegnante.
– E’ complicato comprendere i tempi di proprio figlio che, trovandosi in una situazione inusuale, potrebbe sentirsi insicuro, sotto pressione, agitato oppure potrebbe approfittare dell’occasione per non compiere appieno il proprio dovere.
– Potrebbe accadere di sentirsi sopraffatti, inadeguati, in balia delle condizioni; ciò può portare a sottovalutare l’importanza di continuare a far svolgere i compiti ai propri figli oppure a rincorrerli ovunque con carta e penna in mano.
Viste queste considerazioni, quali possono essere le strategie più efficaci da adottare?
– Innanzitutto, è necessario mantenere la Calma. Non sentitevi come un pesce fuor d’acqua. La maggior parte delle Maestre dà delle indicazioni precise e i vostri figli conoscono le regole da seguire. Affidatevi a loro e coinvolgeteli chiedendo spiegazioni, in modo che possano essere loro stessi ad aiutarvi a capire; così facendo, i bambini ripasseranno le istruzioni e potranno sentirsi più efficaci durante lo svolgimento dei compiti.
– Alternate le materie e le pause. Date una struttura alla vostra giornata famigliare; pur restando a casa non dovete vivere ogni giorno come fosse Domenica, altrimenti sarà più difficile per il bambino comprendere che non è un giorno di Festa, ma di Scuola.
– Scegliete degli obiettivi da svolgere e consentite al bambino di svolgere l’esercizio in autonomia. Non dovete stargli accanto ogni momento, altrimenti non si sentirà responsabilizzato e tenderà a lasciare che siate sempre di più voi a dargli la risposta. In base all’età scegliete dei compiti che vostro figlio può svolgere da solo, in modo che si senta gratificato dal risultato e aumenti la sua autostima. Stategli accanto se deve tagliare, incollare o svolgere delle azioni che non possono essere rimediate con facilità in caso di errori.
Scrivo qui sotto una giornata tipo, che potrebbe portare il bambino ad essere più produttivo e a sentirsi meno in affanno:
– Alzatevi ad un orario piuttosto regolare;
– Fate colazione insieme con calma e chiacchierando;
– Iniziate con qualche compito mattutino, magari di matematica o scienze;
– Fermatevi per uno spuntino e qualche momento di gioco;
– Proseguite con qualche lettura scolastica assegnata dalla maestra o con un libro che avete in casa;
– Dopo pranzo riposate facendo un sonnellino oppure guardando un cartone animato;
– Poi iniziate con un altro po’ di compiti, se il bambino non vuole riprendere spiegate con calma che deve continuare a lavorare come se stesse andando a scuola e che non potrà godere delle pause se non svolge gli esercizi;
– Nelle pause della mattina o in quella del pomeriggio, approfittate per uscire in giardino oppure per andare sul terrazzo a fare qualche attività, come la cura dei fiori o a giocare;
– Cercate di mantenere degli orari piuttosto simili da un giorno all’altro, perché aiuteranno il bambino a comprendere meglio qual’è il tempo per il Dovere e quale quello del Piacere.
Questi sono dei consigli generici raccolti dalle risposte date in questi giorni. Se avete necessità di parlarmi di qualche situazione specifica o di alcune difficoltà che non ho elencato, potete contattarmi: