Dopo le fatiche del rientro a lavoro in seguito alla pausa estiva, adesso è giunta l’ora della dolce (o amara?) malinconia autunnale… in attesa della nevrosi da feste natalizie.
Inverno, primavera, estate e autunno portano con sé diversi cambiamenti, non solo naturali o climatici, ma anche psicofisici. Tuttavia, non per questo bisogna pensare all’alternanza delle stagioni come qualcosa per cui è necessaria una “cura”.
Anche se i Media ci invitano a cedere alle nostre insicurezze ed instabilità, è necessario capire che ognuno di noi ha in sé le risorse innate per adattarsi alle modifiche che portano le stagioni.
Generalmente i sintomi che si sperimentano durante i mesi autunnali sono:
– stanchezza cronica
– desiderio di alimenti dolci
– aumento di peso
– tono dell’umore depresso
– mal di testa
– calo del desiderio
– abbassamento delle difese immunitarie
La diminuzione delle ore di sole comporta una variazione nella produzione di serotonina, ossia un importante neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione del sonno, dell’umore, del desiderio, del senso di sazietà. Oltre a questo aspetto biologico, a livello psicologico, alcuni soffrono maggiormente l’arrivo dell’autunno perché questa stagione tende a riconnetterci con una parte profonda e nascosta di noi stessi.
Le poche ore di sole, il primo freddo, la natura che cambia i suoi colori e rallenta la sua vita, tutto ciò che ci circonda sta chiedendoci di frenare e riposare. Anche se spesso non ce ne ricordiamo, anche noi siamo legati ai cicli della Terra e siamo naturalmente portati a seguirne le modificazioni; per questo, l’arrivo dell’autunno non ci deve spaventare, invece deve portarci a riprendere la giusta carica, ascoltando ciò che il nostro corpo e la nostra mente ci richiedono.
Le ansie, lo stress, le paure e tutto quello che non abbiamo risolto, e che l’arrivo dell’estate ha messo in pausa, ora ritorna più forte che mai perché ogni difficoltà ha l’esigenza di essere considerata e definita; dunque, la dolce malinconia dell’autunno ci permette di ristabilire gli equilibri, entrando in contatto con le parti più silenti di noi stessi, al fine di affrontare l’inverno con la giusta carica.