“Come riesco a capire se mi sto innamorando davvero e se sto riponendo i miei sentimenti sulla persona giusta?”

Questa domanda mi viene fatta spesso da pazienti o da amici e conoscenti, che sanno di poter parlare onestamente con me.
Le questioni di cuore sono da sempre le più complicate e le più difficili da gestire, perché coinvolgono le nostre fragilità e insicurezza. L’amore ci rende vulnerabili e ci sentiamo coinvolti in eventi che ci possono far sentire allo stesso tempo vivi, ma impauriti.

Farci trasportare dagli eventi, in un turbine di emozioni che non possono essere controllate, ci rende spesso terrorizzati; il nostro vacillare consente di non vivere a pieno le situazioni, nel tentativo di proteggerci da qualcosa che non è spiegabile.
Generalmente, smettere di vivere l’amore per come ci arriva e cercare di definirlo e contestualizzarlo è una cosa sbagliata, poiché crea uno stato di razionalizzazione che ci fa stare male e ci costringe ad uscire dall’indefinitezza dell’inspiegabile, per rinchiuderci nella claustrofobica stanza del conoscibile.

Ridurre i sentimenti ad una serie di domande e risposte non ha nulla di scientifico e inconfutabile; inoltre, tentare di paragonare l’esperienza attuale con altre relazioni e stati d’animo non ha validità, poiché ogni momento genera qualcosa di originale e sorprendentemente unico, che dipende dalla persona che sei ora (e non eri qualche anno fa) e dall’Altro che hai incontrato.

Ogni emozione, ogni attimo, ogni incontro ed ogni scambio porta pur sempre una crescita che vale la pena di essere vissuta, anche se potrebbe portare ad una nuova ferita. Ciò che fa la differenza e che può rendere più amara o più dolce l’esperienza è il nostro modo di vivere il viaggio: con passi incerti e la paura della strada da percorrere oppure con il sorriso di chi vuole vivere il percorso e non si spaventa davanti agli imprevisti?

Perché l’amore dipende dalla nostra capacità di reinventarsi e di essere creativi, senza ansie o paure, ma accogliendo quello che ci viene trasmesso; lasciandoci trasportare dal fiume dei sentimenti, che ci consente non solo di vivere qualcosa di potente, ma anche di arrivare più in profondità nella conoscenza di noi stessi.

depressione psicologa oderzo

Ci sono giorni in cui ci sentiamo completamente svuotati. Sembra quasi che ci stiamo muovendo per inerzia, come automi che rifanno ogni giorno le stesse cose senza trarne soddisfazione o tristezza.

Ci sono giorni in cui ci sentiamo totalmente sovrastati dagli eventi. L’aria viene a mancare e le cose da fare ci trascinano via.

Ci sono giorni in cui non ci interessa di niente e di nessuno. Vorremmo sparire e restare soli, senza dover rendere conto a qualcuno.

Queste sensazioni ci travolgono d’improvviso e senza un apparente motivazione ci sentiamo delusi da tutto e da tutti, impauriti e arrabbiati dall’inaspettato cambio di umore. Eppure le cose non sembrano essersi modificate dal giorno prima e la nostra vita è quella di sempre, la stessa che ieri ci sembrava soddisfacente.
Presi dalla rabbia, arriva un momento in cui entriamo in conflitto con chi più amiamo ed arriviamo ad esplodere in un turbine di emozioni, che in fondo riguardano la paura e la confusione che proviamo.

Diamo la colpa di questo cambiamento d’umore all’arrivo della nuova stagione, al tempo che cambia, allo stress, all’insonnia e al poco riposo…
Ma, in verità cos’è cambiato e cosa è accaduto?
Ciò che è successo è che ci siamo persi e non troviamo più il nostro centro ed il nostro equilibrio. Ci siamo accorti troppo tardi di esserci lasciati trasportare dalle cose senza opporre resistenza ed ora ci troviamo ormai in alto mare, in balia delle onde.

Il nostro salvagente siamo noi. Non possiamo aspettarci che gli altri ci riportino sulla terraferma, perché questa è una nostra responsabilità. Dobbiamo riprendere il senso della nostra vita, dei nostri obiettivi e dell’amore per le piccole cose.
Se ritroviamo la strada, sicuramente potremmo seguire le tracce come Pollicino per rientrare in noi stessi e scegliere di essere e di fare ciò che ci rende felici.

Uscire dal bunker dell’apatia, della frustrazione e della rabbia passiva è indispensabile per non continuare a vivere debolmente, mentre qualcosa ci rovina dentro e ci fa sprofondare sempre di più, fino al punto che gli altri faranno fatica a capire dove poterci ritrovare.

ripartiamo come la primavera cambio stagione

Il sole ha ripreso a scaldarci da alcuni giorni. Nell’aria si sente ormai il profumo della natura che riparte. Nei nostri sogni, il desiderio di riascoltare le onde del mare che ci cullano e quella sensazione di pace del corpo e della mente; oppure la voglia di odorare nuovamente l’aria del bosco di montagna e, la notte, di affidare i propri passi al cielo stellato.

Quest’anno la primavera è arrivata accennando già le note dell’estate e, per questo, in molti si ritrovano ad accusare quella stanchezza che rende inermi e privi di entusiasmo. Talvolta, la gastrite, il mal di testa, i dolori alle gambe ed altri piccoli fastidi, potrebbero influire sul nostro benessere, facendoci ricordare che anche il nostro corpo risente delle stagioni, dello stress, dei nostri desideri non soddisfatti e di molti fattori.

Da tempo ormai in occidente ci si è dimenticati della stretta relazione fra Soma e Psiche e si cerca di curare i sintomi corporei, senza prestare attenzione alla mente e ai suoi infiniti bisogni.

Le sensazioni del nostro corpo possono essere spesso dei riflessi di qualcosa di più profondo che coinvolge le nostre emozioni e i nostri più nascosti desideri.

Ciò che sperimentiamo in Primavera è spesso una ripartenza anche del nostro Sé, che segue la Natura e che resta strettamente collegato ai suoi cicli.
Ascoltare ciò che accade intorno a noi e dentro di noi è sempre una Splendida idea, perché ci permette di comprendere come stiamo crescendo e di cosa abbiamo bisogno. Al contrario, evitare di “sentire” determina una mancata ri-connessione fra Soma e Psiche che potrebbe portare al disequilibrio.

Quindi, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno Take your time… che non significa scappare dall’ufficio o dalle incombenze di tutti i giorni, ma si riferisce alla volontà e al coraggio di Prendersi del tempo per avere cura di Sé, mettendo da parte lo stress e le paure, per ritrovarsi più forti di prima.

La farfalla non conta mesi ma momenti, e ha tempo a sufficienza.
(Rabindranath Tagore)

sessualità psicologa Pillon Oderzo

Quando mi capita di affrontare il tema della Sessualità nelle serate informative sul Benessere della Coppia o durante le Consulenze Private, mi trovo spesso davanti ad una generalizzata sensazione di rassegnazione da parte dei partner, in particolare da parte delle Donne.

Nello specifico, si pensa che “la passione dei vent’anni tramonta e l’intimità sessuale può passare in secondo piano“. Questa credenza, che deriva spesso dall’influenza culturale, può essere accettata se la Coppia si dichiara soddisfatta della mancata intimità e se questa risulta essere una scelta condivisa da entrambi le parti.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il delicato tema della Sessualità viene semplicemente messo da parte per non affrontare momenti di imbarazzo; pertanto, si può scoprire presto che in fondo nessuno dei due partner si dichiara soddisfatto rispetto a questo particolare aspetto della coppia.
I figli, i conflitti, la perdita del lavoro, la mancata autostima, la malattia, il cambiamento e la crescita individuale sono solo alcuni degli eventi che possono influenzare il Benessere Sessuale e che determinano delle scosse tali da rompere i sottili equilibri personali e del rapporto con l’altro. In particolare, i rancori e i “non detti” sono i principali serial killer dell’intimità e dell’affettività, poiché causano insicurezze e interpretazioni errate rispetto a ciò che il nostro/la nostra amato/amata pensa di noi.

In aggiunta, i Media e le scene da film che questi ci presentano possono determinare aspettative errate rispetto alla Sessualità di Coppia che, in realtà, potrebbe essere di molto superiore a quella proposta, se semplicemente fosse presente un’ottimale comunicazione di ciò che ciascuno desidera o non desidera.

Il supporto di un professionista in questo particolare aspetto potrebbe favorire un allentamento della tensione e la ripartenza di una soddisfacente sessualità che contribuisca a rinsaldare la complicità nel rapporto di coppia.

ansia e attacchi di panico

Quando l’ansia arriva lo fa in punta di piedi, in un momento in cui mai te lo saresti aspettato perché infondo “avevi tutto sotto controllo”.
Quando l’ansia arriva, se è la prima volta che ti fa visita, non ti accorgi che si tratta di lei e inizi a pensare che forse c’è qualcosa che non va e che sarebbe meglio un controllo medico.
Quando l’ansia arriva si nasconde nel tuo posto più profondo e nessuno è in grado di vederla o di sentirla, allora resti da solo con lei che ti tormenta.
Quando l’ansia arriva, se non è la prima volta, la senti salire e inizi a stringere i denti per reggere il colpo; magari cerchi di distrarti e di pensare ad altro fin tanto che se ne sarà andata… ma non se ne va mai nei tempi previsti e ti ritrovi ad avere paura.

Non vuoi più sentire il fiato corto e la fame d’aria, quel forte peso sul petto, i crampi allo stomaco, il tuo corpo che trema impercettibilmente e quella insana agitazione.

La frase che ti senti ripetere di più se ti confidi con qualcuno è “stai tranquillo è tutto nella tua testa, devi solo rilassarti ed eliminare lo stress”… ma ormai l’ansia arriva anche in vacanza, in palestra, in macchina, al cinema, al ristorante e soprattutto di notte.
I medici a cui ti rivolgi per lo più sorridono poiché per loro sono difficoltà “comuni a tanti” e ti prescrivono un “ottimo” ansiolitico da prendere durante il giorno e soprattutto prima di dormire… ma con le medicine smetti solo di sentirla arrivare, ma l’ansia resta nascosta fino al momento in cui sei stanco di prendere farmaci e poi si ripresenta come una vecchia amica che vorresti evitare.

Arriva il momento che sei stanco e vuoi riprenderti la tua libertà in mano, allora reagisci e la vorresti affrontare… ma come fare?
La cosa migliore per liberarsi dall’ansia è avere il coraggio di incontrarla, facendola uscire allo scoperto e cercando di capire cosa vuole dirti.
L’ansia è una parte di te che uno Psicologo può aiutarti a conoscere attraverso delle consulenze mirate che ti permettano di scoprire il suo messaggio nascosto. L’ansia non è tua nemica, ma è quella vecchia amica antipatica che sta semplicemente cercando di urlare una frase importante, ma tu hai messo troppa distanza fra voi per riuscire a sentirla.

guarda gli occhi di tuo figlio

Fermati.. Aspetta.. prendi fiato e osserva gli occhi di tuo figlio.

Quante volte ormai si sente un genitore pronunciare queste parole: “le maestre mi hanno detto che forse mio figlio ha qualche difficoltà nell’attenzione” oppure “mia suocera mi ha spiegato che non è normale che il mio piccolo ancora non sappia svolgere questo compito in autonomia”.

Queste frasi a volte appaiono come gridi di aiuto da parte di mamme che desiderano avere maggiori certezze che tutto stia andando per il meglio nella crescita del proprio bambino ed è a loro che, come Psicologa (fuori dal coro), vorrei rivolgermi.

Tu sei madre e, in quanto tale, puoi guardare negli occhi tuo figlio come nessun altro: sfrutta questa occasione, non avere paura di scoprire il suo cuore e le sue difficoltà.

Prima di etichettarlo e di lasciarti convincere da qualcuno rispetto alle sue mancanze… Fermati e guarda le sue enormi risorse; probabilmente ha solo bisogno di comprendere strategie diverse e di mettere in mostra i suoi talenti.

Inoltre, non ti dimenticare mai che in mezzo a tutto questo esiste un papà pronto ad aiutarti a scegliere la cosa migliore; non escluderlo e non sminuirlo perché ti meraviglierai a volte di come lui arriverà a risolvere qualcosa che ti sembrava insormontabile.

Succederà, a volte, che come genitori noterete delle differenze e dei disagi in vostro figlio.. osservatelo ancora e non vi stancate di guardarlo negli occhi. Provate a capire se qualcosa intorno a lui lo turba o se magari sta solo crescendo e sperimentando una parte della sua personalità che magari poi modificherà.

Se avete bisogno di aiuto, non vergognatevi a cercarlo, ma allontanatevi dai professionisti che determineranno con facilità ciò che vostro figlio non è e ciò che non possiede; affidatevi sempre a qualcuno che sappia valorizzare tutto il potenziale che è presente nel vostro piccolo-grande tesoro.

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È Possibile prevenire una crisi di coppia? Ecco alcuni errori da non fare

In amore non esistono formule magiche e per far funzionare una coppia sono fondamentali l’attenzione e l’impegno di entrambi. Tuttavia, studi psicologici (J.Gottman) dimostrano che ci sono molti piccoli gesti che possono danneggiare una relazione d’amore e che, se corretti, possono contribuire alla sua solidità.

Come prevenire una crisi di coppia

Le ripetute critiche, spesso fatte per sfogarsi dallo stress della giornata, sono deleterie e spesso conducono ad un circolo vizioso di quotidiana frustrazione.
Anche il sarcasmo non è utile in quanto ironia amara, che non dovrebbe riguardare la dolcezza e la serenità della comunicazione di coppia.

Spesso le continue critiche e battute portano il partner a “Giocare sempre in difesa”, questo atteggiamento protettivo non fa che peggiorare la crisi e definisce una relazione artefatta dove nessuno mette più in evidenza i propri sentimenti e l’amore per l’altro.

“La ignoravo non perché non l’amassi o non mi curassi di lei, ma perché mi sembrava non mi rimanesse niente da donarle”

Spesso il sostegno che offro come Psicologa si basa proprio sulla lettura della comunicazione di coppia per definire al meglio eventuali problematicità e risolverle con maggior efficacia e consapevolezza, prevenendo più profonde ferite e crisi di coppia.

Lo stress ci fa dimenticare di vivere

“E’ il lavoro a rendermi infelice oppure la mia insoddisfazione dipende da come vivo la mia giornata?”

Questa è una delle ultime domande che mi è stata posta e a cui ho provato a rispondere.
Il lavoro da dipendente, come da libero professionista, coinvolge ormai gran parte delle nostre risorse psico-fisiche e spesso ci si trova a rientrare a casa la sera senza essersi resi conto del tempo trascorso e dello stress accumulato.

La stanchezza, la poca voglia di reagire e di stare con la propria famiglia sono chiari segnali che qualcosa sta succhiando tutte le energie a nostra disposizione. Dunque, che facciamo? Normalmente aspettiamo… aspettiamo che i minuti, le ore, i giorni passino… aspettiamo che arrivi presto il week end o magari le ferie che abbiamo sognato e programmato… aspettiamo di avere il tempo di fermare la mente… e quando finalmente ce l’abbiamo, ci rendiamo conto che non riusciamo a buttarci tutto alle spalle e restiamo incatenati al pensiero del rientro al lavoro.

Il nostro sguardo sulle cose è ciò che può cambiare la nostra vita. Il cambiamento non per forza deve riguardare un licenziamento, una separazione, un trasloco, ciò che può fare la differenza è il nostro approccio alle cose di tutti i giorni e alle difficoltà.

Con un Breve Percorso Anti-Stress sarete in grado di entrare in contatto con le cose che più vi risucchiano e potrete imparare delle strategie che vi permettano di affrontare la quotidianità con più attenzione, forza e serenità, lasciando fuori dal vostro limite lo stress e le persone che lo procurano.

La Dott.ssa Pillon Martina riceve a Oderzo, per info: contatti

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La personalità è femminile Festa della donna

La Bellezza di noi Donne è racchiusa nella nostra complessità!

 

La tua Forza non è definita dal modo in cui riesci ad organizzare la tua famiglia;
La tua Tenacia non dipende dal fatto se ti dimostri in grado di portare a termine grandi progetti;
Il tuo Coraggio non ha a che fare con il fatto di non avere paura di nulla;
La tua Femminilità non comprende la relazione con un uomo né con un figlio;

La personalità e i sogni di una Donna sono tutto ciò che le serve per essere Libera di scegliere di essere se stessa e non qualcosa che vogliono gli altri per lei.
La felicità di una Donna sta nel fatto di accettare la sua complessità, le sue paure, le sue debolezze, i suoi sbalzi d’umore, le sue follie e di farne il suo tesoro più grande.

Come Psicologa mi trovo spesso davanti a Donne sull’orlo di una crisi di nervi, pervase dall’ansia, dallo stress di non essere ciò che vorrebbero, ma…. vorrebbero esserlo davvero o stanno cercando di essere qualcosa che non sono!?

Oggi il mio consiglio per ciascuna Donna è di non badare agli Auguri (se non sono arrivati da parte di qualche uomo distratto.. chi se ne frega!) e di pensare a se stessa, e a ciò che desidera e a cosa la rappresenta di più, perché solo così potrà prendere consapevolezza della sua complessità per valorizzarla e renderla Meravigliosa.

Psicobloc notes della psicologa pillon

La Psicologia.. tutti sanno cos’è, ma in pochi la sanno spiegare!

La Psicologia racchiude la vita di ciascuno ed è terribilmente sfuggente alle definizioni. Questo Blog, incentrato sulla psiche e sui suoi aspetti Up and Down, vuole cogliere i diversi ambiti del benessere psicofisico, in maniera divertente, attuale ed informata.

Ogni settimana, su questo PsicoBloc Notes, troverete pubblicazioni diverse: Post, Recensioni, Video e Articoli, curati nei diversi aspetti dalla Dott.ssa Pillon. Inoltre, ogni mese nuovi interventi da parte di altri professionisti come medici, ginecologi, ostetriche, avvocati … che desiderano mettere a fuoco un diverso aspetto della Psicologia.

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